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Posts Tagged ‘anticlerical’

quest’estate me ne vado al Jesus Camp

22 Maggio 2007 9 commenti

Poco mi stupisce il video della BBC sugli scandali sessuali perpetrati e coperti dal Vaticano. Oltre il fatto che il video girava già da diversi mesi prima che lo "scoprisse" Repubblica, non dovrebbe minimamente essere d'imbarazzo il sottobosco di commercio sessuale che vede come primi attori i clerici di ogni levatura. Da una istituzione che ha protetto i criminali nazisti e appoggiato le peggiori dittature del pianeta e che impone il voto di castità ai propri appartenenti, chiudendo però un occhio quando mettono le mani sui parrocchiani, giovani e non, non c'è proprio nulla di cui meravigliarsi.

nazi preti

E' preferibile invece spostare l'attenzione su un altro documentario di tutto rispetto, candidato all'Academy Award 2007, vincitore del Tribeca Film Festival: Jesus Camp.
In Jesus Camp si abbandona lo stupore per l'istituzione totale vaticana in favore di un realismo che mette sotto la lente d'ingrandimento il fenomeno delle comunità cristiano-evangeliche statunitensi, delle loro tecniche di lavaggio del cervello ("mi piace evangelizzare quando sono al bowling" dice la bambina di otto anni) e infiltrazione nei più alti livelli della gerarchia politica del paese più potente del mondo. 80 milioni di fanatici in grado di spostare l'asse elettorale in senso fortemente conservatore (Bush, giudici della Corte Suprema, etc…). 80 milioni di elettori convinti che sia in atto una guerra di civiltà con un Islam che non si fa remore ad addestrare i propri figli… e loro di conseguenza.  Istruiscono le nuove leve privatamente a casa insegnando loro che non discendiamo da scimmie ma siamo frutto della diretta creazione divina (Creazionismo VS Evoluzionismo), convinti che la scuola pubblica sia im mano a comunisti senza dio. Insomma, uno sguardo lucido sul futuro degli Stati Uniti e quindi della geopolitica mondiale attraverso il luccichio delle spade alzate del fondamentalismo cristiano, la naturale libidine dei preti è davvero molto poco a confronto.

–> download Jesus Camp (torrent) 

–> intervista alle registe 

–> sito ufficiale del film 

–> recensione tekfestival 

–> recensione su jesusfreaks 

pornocattolicesimo

23 Marzo 2007 6 commenti

José Antonio Moreno Montoya è un fotografo dell'Extremadura, Spagna. Molto critico nei confronti della Chiesa ufficiale, e per questo fortemente criticato, creò, nel 1997, una bellissima serie fotografica intitolata Sanctorum che gli è costata minacce di morte.

 

 

Sul sito ci sono script che disabilitano il salvataggio delle foto, per cui le ho riportate nella galleria qui sotto.
Oppure per chi usa linux basta copia incollare il seguente:
wget http://www.jam-montoya.es/sancto/fotos/{01,02,03,04,05,06,07,08,09,10,11,
12,13,14,15,16,17,18,19,20,21,22,23,24,25,26,27,28,29,30,31,32,33,34}.jpg

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io e te, tre metri sopra il clero

16 Marzo 2007 1 commento

Così… un po’ perché è ora di BASTA PORNO IN TV, un po’ perché sono contento della proposta di ripristinare le messe in latino. Nulla di cui preoccuparsi, è la normale politica di una classe politica moralista e filopapista. E’ giusto che tutto questo emerga.

In fondo, d’accordo con Nietzsche, il cristianesimo è cosa per persone tristi; la nudità invece è molto divertente e contro il potere costituito.

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“Contro il gregge ribelle il pugno di ferro del pastore”

1 Marzo 2007 1 commento

E' uscito su Il Manifesto di ieri un buon articolo che mi preme riportare integralmente e che incollo di seguito. Tratta del concetto di anticlericalismo, termine usato fino a pochi decenni fa e poi improvvisamente finito nel dimenticatoio del lessico politico, nonostante la continua ingerenza Vaticana nella vita de* singoli, nonostante abbiano affossato anche i Di.Co., pallido accenno ai diritti delle coppie di fatto, nonostante di contraccezione non si parli etc…

 

Contro il gregge ribelle il pugno di ferro del pastore

Sui temi della famiglia la chiesa sferra un attacco all'autonomia concordataria dello stato e ai suoi caratteri laici. Questa spinta si incontra con l'altra, proveniente dalla sfera politica, che mira alla iperregolamentazione della vita dei singoli individui Anticlericali al bando Indimostrato o smentito, impera tuttavia il dogma della religiosità popolare

Marco Bascetta


Vi sono parole, idee, tradizioni di pensiero che, in determinate stagioni, vengono universalmente bandite dalla politica, private di ogni legittimità e additate al pubblico disprezzo. Una di queste è oggi «anticlericalismo». Non vi è esponente politico, per quanto impegnato nel contrastare le crescenti ingerenze della chiesa nella vita politica e istituzionale del paese, che non si preoccupi, prima di tutto, di allontanare sdegnato da sé anche solo il più flebile sospetto di anticlericalismo. Di un atteggiamento, cioè, universalmente giudicato come ciarpame d'altri tempi, come ideologia rozza e ingenua, irrispettosa della sensibilità popolare, quando non compromessa con una certa corruzione morale borghese. Primi tra tutti, i partiti di massa della sinistra, che, sottolineando appunto questi ultimi due aspetti, hanno sempre tenuto a smentire la benché minima inclinazione anticlericale.


Una debole laicità
Il dogma della «religiosità popolare», del tutto indimostrato quando non smentito (per quel poco che valgono) dalle statistiche, torna a dominare – sospinto e ingigantito da una alluvione mediatica – la postmodernità. Più volte nel corso degli ultimi anni, politici e intellettuali della sinistra, nonché diverse organizzazioni ed esponenti del movimento altermondialista hanno accreditato esternazioni pontificie e prese di posizione ecclesiastiche come modello contemporaneo di buon anticapitalismo, non inquinato dalle pratiche brutali del secolo passato. Della laicità stessa si tende a parlare soprattutto come di una tutela della pluralità delle fedi. Come di un quadro formale destinato a svolgere una funzione di puro e semplice garantismo a favore della libertà di culto. Resta così sottointeso che il pensiero laico e le istituzioni che ne discendono non devono e non possono entrare in attrito con nessuna fede, né tenere al riparo alcuna sfera sostanziale dal tribunale dei valori religiosi, pena la caduta nel deprecato anticlericalismo.
Ma il rifiuto dell'anticlericalismo, così come la fascinazione per l'anticapitalismo curiale, occultano un elemento che, all'inizio del secolo passato e per tutto il diciannovesimo, era appartenuto al più diffuso senso comune. E cioè la banale constatazione che la democrazia e la chiesa non solo sono due cose diverse, ma sono sempre in contraddizione e sovente in conflitto. L'una essendo fondata sulla sovranità popolare, sulla volontà dei cittadini, l'altra su una organizzazione gerarchica, custode di una verità rivelata. L'una su un principio elettivo, l'altra su un principio pastorale. E mai si è visto un gregge chiamato a deliberare sulla propria condotta.

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dio gadget

20 Febbraio 2007 6 commenti

Le notizie di genere (anti)clericale sono così tante che per raccoglierle tutte servirebbe un sito dedicato e una task force dedita a spulciare le cronache di provincia. Quella che riporto sotto, uscita qualche giorno fa,  la dice lunga sullo status d'eccezione di cittadinanza conferito a chi ha deciso di fare il chierico: frate sfreccia in auto su strada urbana ma viene assolto perché andava a salvare un'anima… e lascio cadere tutte le disquizioni in proposito, per dedicarmi alle segnalazioni del florido campo catto-digitale.

Cristiani non si nasce, ma per fortuna lo si può diventare anche grazie all'internet. Una sana navigazione cattolica non può non iniziare dall'efficiente motore di ricerca per cattolici. La ricerca può essere mirata sulla vergine Maria, sul rosario, sul papa o sul mai troppo chiarito catechismo. La nostra navigazione sarà benedetta e protetta dall'assoluta assenza di siti sporcaccioni (tutte le parole vengono infatti filtrate ad hoc). Quando poi si clicca sul portale whatwouldjesusdownload (cosa scaricherebbe gesù!) si apre un vero e proprio mondo parallelo di spirituale godimento. Nemmeno il linux geek rimane a bocca asciutta: reggetevi forte, è uscita la distribuzione linux ubuntu christian edition, stracult! La distribuzione contiene il filtro web dansguardian (con parental control), un software che spara versetti della bibbia ogni santo giorno, un rosario virtuale e molto altro.
Se invece ci interessa fare un regalo o passare una serata in compagnia di amici e non vogliamo accendere la televisione, sicuri di non trovare alcun film cristiano, dopo aver sgranato il rosario assieme, si può giocare a bibliopoly,linux god il gioco in scatola in assoluto più popolare nella comunità cristiana; fino a sei giocatori. Ne esiste anche una simil-versione per patiti del digitale da dio mandato che sia chiama The Bible Game.
Chi non potesse fare a meno di girare senza una bibbia  a portata di mano ora potrà dormire sonni paradisiaci, è arrivata la bibbia usb che non lascierà alcun credente solo nel dubbio della fede.
Per carnevale invece, festa da sempre laica, visto che i più piccoli proprio non riescono a farne a meno di travestirsi con i costumi dei loro eroi, si può sempre trovare un costumino da crociato, a testimonianza della forza del vangelo e del rinnovato astio contro gli infedeli. 

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per la diffusione della blasfemia creativa

17 Gennaio 2007 Commenti chiusi

che dire… pecoreccio ma divertente

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Archivio del surrealismo. Ricerche sulla sessualità I

28 Dicembre 2006 4 commenti

Tra il 1928 e il 1932 un gruppo (dai componenti variabili) di surrealisti organizzarono una serie di incontri, 12 per la precisione, con libere discussioni che intitolarono Recherches sur la sexualité. Regista delle informali riunioni da solotto parigino: André Breton.
Riporto, a partire da questo post, alcuni scambi di battute interessanti*.

Andres Serrano, Piss Christ, crocefisso plastico immerso in un bicchiere contenente l'urina dell'artista

27 gennaio 1928

ANDRE' BRETON: cosa penserebbe Unik di fare l'amore in una chiesa?

PIERRE UNIK: non mi interessa nel modo più assoluto.

JACQUES PREVERT: non mi interessa per via delle campane. 

RAYMOND QUENEAU: non metto mai piede in una chiesa e non ci metterò mai piede per far questo. 

YVES TANGUY: del tutto odioso.

MAX MORISE: idea assolutamente intollerabile.

BENJAMIN PERET: non penso che a questo e ho una grandissima voglia di farlo.

ANDRE' BRETON: sono assolutamente del parere di Péret e desidererei che la cosa comportasse tutte le raffinatezze possibili. 

BENJAMIN PERET: vorrei profanare le ostie e, se possibile, deporre escrementi nel calice.

* Ricerche sulla sessualità, SE, Milano, 2002 

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pensierini di natale

22 Dicembre 2006 3 commenti
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nuns exploitation, viziose spose in cristo

15 Novembre 2006 3 commenti

"Il meccanismo che opera in questo caso clinico [di voyeurismo] è il seguente: si tratta della pulsione scopica, che vuole guardare e che viene soddisfatta dall'atto di spogliarsi. Se questa pulsione viene rimossa, compare allora improvvisamente d'altra parte un grande interesse per quello che in una maniera molto precisa ha a che fare con le scene dello spogliarsi. Ora egli non vuole più vedere e nemmeno ricordare; adesso ama i vestiti. Adora quello che un tempo gli impediva di vedere completamente: diventa feticista dei vestiti in seguito alla rimozione del piacere di guardare. Dal punto di vista teorico, questa interpretazione è importante perchè ci mostra come questo caso di feticismo non derivi da una reminiscenza, bensì dal fatto che ha avuto luogo una rimozione pulsionale. […] Una parte è effettivamente rimossa, mentre l'altra viene idealizzata e nel nostro caso elevata a feticcio. Questo genere di rimozione era già noto da altri esempi, prima che diventasse la spiegazione del feticismo. Si pensi soltanto a un esempio di una simile rimozione riguardante la storia universale. Se il Medioevo iniziò a reprimere la sensualità e a sminuire la figura della donna, ciò fu possibile solo grazie alla contemporanea idealizzazione della madre quale Vergine Maria".
S. Freud, Conferenza del 24 febbraio 1909 tenuta presso la Società psicoanalitica di Vienna

–> nunsploitation: raccolta di tutte le viziose spose in cristo. cult

–> nuns fetish: tutto quello che si può comprare sulle suore

–> nuns action figures: per veri cultori deviati

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l’invidia della crocifissione

9 Novembre 2006 Commenti chiusi

a giudicare da questo sito sembra che i giapponesi nutrano una curiosa invidia della crocifissione. La parte dei romani però spesso spetta ad alieni, eroi power rangers assimilabili o esseri affetti da varie forme di mostracismo. succulento.

   

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