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Archivio per la categoria ‘geek stuff’

robo fetish

17 Ottobre 2007 1 commento

Le persone sagge fuggono l'umano, anche nel sesso. Il grande Emile Cioran, che tesseva l'elogio del mondo minerale e del suo silenzio, sarebbe d'accordo con questo assunto. Di dildonica si è già parlato, toccando però solo tangenzialmente il porno robotico di cui le fucking machines sono solo una pallida metafora nata forse per eludere l'illegalità della vendita di vibratori elettrici in diversi paesi degli Stati Uniti.

robo analFuggire l'umano significa cercare la copula altrove, nell'assolutamente artificiale. La propria mano, pur con guanti in lattice, sarabbe ancora troppo umana e infilare i genitali nel pastamatik non è sempre consigliato. Certo, il robot è prodotto umano, ma a sua volta concepito nell'immaginario come superamento stesso dell'umano. Ubermensch, il robot dovrà riprodursi da sè, questo nel sogno fantastico dei tecno-robo-entusiasti. Si libererà dal lavoro e dal servilismo (dal "robota" che lo ha definito e per cui è stato plasmato) e svilupperà proprie forme riproduttive ed emozionali; blade runner in questo è paradigmatico e non nasconde l'emergenza della dimensione sessuale degli organismi a base di silicio e carbonio. Nel frattempo, ci piace pensare il robot come schiavo sessuale – "I am your automatic lover" diceva lo scatolotto umanoide a Dee D. Jackson ancora nel '78 – ci piace immaginarlo come l'unico partner appagante e ossequioso (attenzione: sfugge al rapporto sado-masochistico perchè è sempre obbediente, non necessita punizione e quindi non legittima il padronato), come nel video Metal Finger in my Body degli Add N to (X).

Il robo-feticismo, che più che feticismo in senso freudiano va considerato come parafilia, ha certamente a che fare con l'agalmatofilia, ma solo in minima parte. E' bene chiarire. Forse gioca questo ruolo soprattutto se vissuto dal lato maschile della barricata pubica e quindi più orientato al momento reificante del rapporto con l'oggetto – per l'appunto – sessuale. Ecco dunque fantasie sessuali dirette alla "cosa" sessuale in cui l'importante è il fatto che sia inanimata (inumidita ma inanimata) o comunque dotata di interruttore che possa essere spento a piacimento, spento al calare dell'erezione, o riposto nell'armadio. Di qui il florilegio di real dolls sempre più real ma rigorosamente senz'anima, di real women sempre più dolls (ma questo va bene) e di electric barbarella varie, con tasto ON/OFF nella schiena per il Plug&Play.
La donna invece si figura il robofeticismo come passione sessuale maggiormente imperniata attorno ad un uso variegato e reiterato e ad un servilismo (dal lato robotico) continuo… una fornifilia d'ammore, un vero e proprio maggiordomo da trombare a necessità, al premere del tasto rosso: quello con scritto FUCK. Si potrebbe quasi tentare un parallelismo etimologico di questo tipo: il robot è per il maschio un dispositivo, qualcosa atto a disporsi e quindi a disposizione, il robot nell'accezione feticistica femminile invece si avvicina di più ad uno strumento, a un qualcosa da istruire (latino instruere), a cui insegnare di volta in volta ciò che deve fare e quindi solo nella peculiarità sessuale è disposto ad essere dispositivo. ON/OFF. L'uomo cerca un dispositivo, è infatti attratto dalle donne disposte e che si dispongono, la donna necessita strumenti per conseguire uno scopo. Comunque: ON/OFF.

 

–> robo erotica

–> porno-robotica 

–> elenco storico delle sex-dolls 

–> kamasutra cyborg  

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i rossi hanno le ore contate

19 Settembre 2007 7 commenti

..ovvero: la dura legge di Mendel.
Dietro il fenomeno red-head si cela forse quella pulsione animalista di salvare razze in via d'estinzione? I capelli rossi, si veda più opportunamente alla voce "rutilismo", rappresentano infatti un carattere recessivo, a differenza delle tette giganti nel sol levante (ma di questo se ne potrà riparlare). Pare che in futuro, concausa i flussi migratori e la mescolanza di genotipi, i rossi saranno debellati, i rossi di capelli quanto meno, agli altri ci pensa la sinistra parlamentare.

Copio e incollo di brutto da molecularlab: "[…] i geni che determinano il biondo e il rosso sono complessi. Uno dei principali geni per il colore dei capelli, per esempio, ha 40
varianti, ma di queste solo sei provocano i capelli rossi. Inoltre si
tratta di un gene recessivo: un bambino, per avere i capelli rossi,
deve ereditare due di questi geni, uno da ogni genitore, e le
possibilità sono piuttosto rare, salvo nelle comunità con degli
antenati comuni, dove sono maggiori le possibilità che la gente abbia
alcuni geni condivisi. Se il bambino avesse un solo gene che determina
i capelli rossi – cosa abbastanza probabile – infatti prevarrebbe
l'altro gene che determina un diverso colore di capelli." 

Un vero peccato.

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porno a 8 bit

21 Giugno 2007 1 commento

quando i visi dei trentenni d'oggi erano coperti di brufoli e si aspettavano le dieci e mezza di sera per cambiare furtivamente canale e guardarsi Colpo Grosso, c'erano gli amati Atari, i Vic-20 e i vari Commodore… e il porno muoveva i suoi primi passi a nel mondo a 8-bit. 

Per rigustarsi il fascino indiscreto dell'hard pixelato (in tempi di alta definizione) segnalo un buon articolo che ripercorre la storia delle console e dei giochini maialini all'insegna del porno-retro-computing.

–> nerd porn

–> girls.c64

–> ascii porn 

–> pixel porn

–> i geek più sexy del 2006 

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dio gadget

20 Febbraio 2007 6 commenti

Le notizie di genere (anti)clericale sono così tante che per raccoglierle tutte servirebbe un sito dedicato e una task force dedita a spulciare le cronache di provincia. Quella che riporto sotto, uscita qualche giorno fa,  la dice lunga sullo status d'eccezione di cittadinanza conferito a chi ha deciso di fare il chierico: frate sfreccia in auto su strada urbana ma viene assolto perché andava a salvare un'anima… e lascio cadere tutte le disquizioni in proposito, per dedicarmi alle segnalazioni del florido campo catto-digitale.

Cristiani non si nasce, ma per fortuna lo si può diventare anche grazie all'internet. Una sana navigazione cattolica non può non iniziare dall'efficiente motore di ricerca per cattolici. La ricerca può essere mirata sulla vergine Maria, sul rosario, sul papa o sul mai troppo chiarito catechismo. La nostra navigazione sarà benedetta e protetta dall'assoluta assenza di siti sporcaccioni (tutte le parole vengono infatti filtrate ad hoc). Quando poi si clicca sul portale whatwouldjesusdownload (cosa scaricherebbe gesù!) si apre un vero e proprio mondo parallelo di spirituale godimento. Nemmeno il linux geek rimane a bocca asciutta: reggetevi forte, è uscita la distribuzione linux ubuntu christian edition, stracult! La distribuzione contiene il filtro web dansguardian (con parental control), un software che spara versetti della bibbia ogni santo giorno, un rosario virtuale e molto altro.
Se invece ci interessa fare un regalo o passare una serata in compagnia di amici e non vogliamo accendere la televisione, sicuri di non trovare alcun film cristiano, dopo aver sgranato il rosario assieme, si può giocare a bibliopoly,linux god il gioco in scatola in assoluto più popolare nella comunità cristiana; fino a sei giocatori. Ne esiste anche una simil-versione per patiti del digitale da dio mandato che sia chiama The Bible Game.
Chi non potesse fare a meno di girare senza una bibbia  a portata di mano ora potrà dormire sonni paradisiaci, è arrivata la bibbia usb che non lascierà alcun credente solo nel dubbio della fede.
Per carnevale invece, festa da sempre laica, visto che i più piccoli proprio non riescono a farne a meno di travestirsi con i costumi dei loro eroi, si può sempre trovare un costumino da crociato, a testimonianza della forza del vangelo e del rinnovato astio contro gli infedeli. 

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no copyright movies

3 Novembre 2006 2 commenti

il copyright per fortuna non ha durata eterna. a questa banale constatazione si aggiunga che qualcuno comincia a produrre materiale mediatico copyleft.

il link che segue è un validissimo elenco di film fuori restrizione d'autore.  la lista è in continuo aggiornamento quindi è bene tenerla d'occhio.

http://www.jonhs.net/freemovies

i video si possono salvare sul proprio computer utilizzando il plugin videodownloader installabile su firefox 

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