"Il meccanismo che opera in questo caso clinico [di voyeurismo] è il seguente: si tratta della pulsione scopica, che vuole guardare e che viene soddisfatta dall'atto di spogliarsi. Se questa pulsione viene rimossa, compare allora improvvisamente d'altra parte un grande interesse per quello che in una maniera molto precisa ha a che fare con le scene dello spogliarsi. Ora egli non vuole più vedere e nemmeno ricordare; adesso ama i vestiti. Adora quello che un tempo gli impediva di vedere completamente: diventa feticista dei vestiti in seguito alla rimozione del piacere di guardare. Dal punto di vista teorico, questa interpretazione è importante perchè ci mostra come questo caso di feticismo non derivi da una reminiscenza, bensì dal fatto che ha avuto luogo una rimozione pulsionale. […] Una parte è effettivamente rimossa, mentre l'altra viene idealizzata e nel nostro caso elevata a feticcio. Questo genere di rimozione era già noto da altri esempi, prima che diventasse la spiegazione del feticismo. Si pensi soltanto a un esempio di una simile rimozione riguardante la storia universale. Se il Medioevo iniziò a reprimere la sensualità e a sminuire la figura della donna, ciò fu possibile solo grazie alla contemporanea idealizzazione della madre quale Vergine Maria".
S. Freud, Conferenza del 24 febbraio 1909 tenuta presso la Società psicoanalitica di Vienna
–> nunsploitation: raccolta di tutte le viziose spose in cristo. cult
–> nuns fetish: tutto quello che si può comprare sulle suore
–> nuns action figures: per veri cultori deviati
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Viviamo in una società sottomessa alla logica del voto, del rating. Il punteggio più alto vince, funge da filtro selezionatore di pseudo-qualità. Diventa quindi interessante il fenomeno rate my * (qualsiasi cosa) che va diffondendosi Basta digitare in scroogle le paroline magiche "rate my" per ritrovarsi catapultati nel fantastico mondo del voto on line. Qualsiasi cosa è votabile, soprattutto se stimola il meccanismo esibizionismo/voyeurismo.
E' un fenomeno stupendo e in espansione che va dal geniale voto del miglior mullet al voto di vendetta al proprio professore. Si votano le tette e si vota la merda. Ovviamente occorre dare un voto anche allo sbocco più creativo e all'immancabile, odiosissimo, cucciolotto di turno.
C'è anche chi ha l'assoluta necessità di farsi votare l'acquario, chè se no non sta bene, e quindi, non vedo perchè non gli si dovrebbe riconoscere un giudizio anche sul pratino ben tosato.
In tutto questo orrore, non si può non schierarsi con ratemygasmask!
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E' uscito da poco un interessante studio che analizza le statistiche delle parole più digitate sui motori di ricerca dal 1997 al 2005.
Riassunto: si evidenzia un fortissimo decremento delle parole chiave correlate al sesso e alla pornografia inserite nei motori. Il senso non è, come in un certo senso vorrebbero far credere i ricercatori, che non si usa più internet per il porno – questo a scopo di redimere internet dall'accusa theocons di essere un ricettacolo di pervertiti – quanto che non si passa più da google, o da chi per esso, per andare a cercarsi il porno.
Sicuramente a partire da un nuovo approccio al web: ognuno ha i suoi siti preferiti e questi sono molto più linkati l'uno con l'altro (friends), esistono veri e propri portali di media sexual oriented (si pensi a pornotube) etc…
Non in secondo piano la diffusione del Peer to Peer, che a fine anni '90 assolutamente marginale, e quindi la proliferazione stessa dei porno media negli hard disk di ognun*.
finita questa parentesi pornogeek, passera tatuata per tutt*
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a giudicare da questo sito sembra che i giapponesi nutrano una curiosa invidia della crocifissione. La parte dei romani però spesso spetta ad alieni, eroi power rangers assimilabili o esseri affetti da varie forme di mostracismo. succulento.
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Kevin S. Sandler insegna Media Arts all'Università dell'Arizona. Terrà una conferenza il 21 novembre basata sul suo libro The Naked Truth: Why Hollywood Doesn’t Make X Rated Movies.
The Naked Truth è un'analisi di come il sistema di assegnazione del rating cinematografico sia condotto secondo modelli di interesse privatistico. Il rating, totalmente in mano alle grandi case di produzione (Paramount Pictures, Walt Disney Pictures, Sony Pictures, 20th Century Fox, Warner Brothers e Universal Pictures), viene utilizzato come strumento del business per difendersi da politici, moralisti vari e dalla concorrenza della produzione indipendente che potrebbero intaccare, con movimenti negativi d'opinione, i lauti guadagni dell'industria cinematografica ufficiale.
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Sullo stesso piano di indagine si muove il film This Film Is Not Yet Rated di Kirby Dick che denuncia il carattere totalmente oscuro e al limite della soggettività (concetti vaghi come "breve nudità" o "linguaggio forte") legato al rating della Motion Picture Association of America di cui non si conoscono nel modo più assoluto i criteri. Nel documentario viene chiaramente evidenziato come, in mancanza di una vera regolamentazione, le maggiori compagnie di rating assegnino un giudizio di (non)visibilità dell'opera puramente in base al "feeling" trasmesso ai censori.
pornjourney è un interessante progetto-documentario girato da Dag Yngvesson che indaga sulla decadenza della San Fernando Valley, capitale della produzione hard (8 miliardi di dollari di fatturato annuo e 50 film prodotti a settimana), e sulla collusione tra industria americana del porno e mafia locale.
La colonna sonora, ottima, è totalmente scaricabile.
–> casi eclatanti di "insane rating"
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Nel buon Porno di Massa di Pietro Adamo, viene citato a pagina 100 un articolo di Luke Ford, giornalista web convertito all'ebraismo, in cui si evidenzia l'anomalia circa l'alto numero di ebrei impiegati nell'industria pornografica rispetto alla reale presenza all'interno della popolazione statunitense. "Because of Judaism's emphasis on education and verbal dexterity, Jews dominate academia, entertainment and media generally. Porn flows out of this culture over which Jews exert an influence disproportionate to their 2% proportion of the American population. quot;
Se si tralasciano le motivazioni più delicate "Jews gravitate toward money" – utilizzate tra l'altro da siti antisemiti come christianparty – risaltano con maggior nitidezza altre ragioni più spiccatamete cultural-sociologiche; in particolare il fatto che gli ebrei non osservanti utilizzino la radicalità del porno proprio come espressione ribellistica al disciplinamento cui li imporrebbe la Torah. Non secondario, emerge la separazione netta tra morale imposta ed etica soggettiva in favore di quest'ultima.
Citando Adamo, gli ebrei non praticanti sono attirati nell'orbita dell'hard da un doppio odio: "quello verso la cultura dei gentili e i loro falsi dei, e quello nei confronti della cultura e delle tradizioni dei loro padri, che hanno abbandonato. L'hardcore con il suo esplicito disprezzo per ogni religione istituzionalizzata e il suo apprezzamento per gli stili di vita alternativi, si presta perfettamente a manifestare questa doppia avversione."
Altre motivazioni contenute nell'articolo sono piuttosto risibili (The number of Jewish studs is "one of God's little jokes" ciononostante rimane un tentativo di analisi assolutamente assente all'interno della cultura europeo-cristiana puramente tesa alla condanna aprioristica.
–> + info su Luke Ford in italiano
–> blog personale
–> sito porno oriented
Di seguito l'articolo originale
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il copyright per fortuna non ha durata eterna. a questa banale constatazione si aggiunga che qualcuno comincia a produrre materiale mediatico copyleft.
il link che segue è un validissimo elenco di film fuori restrizione d'autore. la lista è in continuo aggiornamento quindi è bene tenerla d'occhio.
http://www.jonhs.net/freemovies
i video si possono salvare sul proprio computer utilizzando il plugin videodownloader installabile su firefox
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http://www.youtube.com/watch?v=izyFg0xCg7Y
lavorare stanca, è un furto delle nostre ore di vita e non diverte nessuno, quindi mai più al lavoro senza la contraerea!
da apprezzare anche lo sforzo della comunità che ha fatto il porting del software di controllo dei missili anche su MAC e LINUX
+ info qui
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ovviamente fuori dalla grande distribuzione e liberamente scaricabili (creative commons o altro):
–> indie porn al femminile
(sicuramente da apprezzare lo sforzo, almeno per chi è stanc* di porno patinati tutti fuck fuck fuck. astenersi amanti del bizarre)
–> flash doll operetta
(un capolavoro dell'underground ad ultra basso costo. una distopia berlusconoide davvero apprezzabile. e poi: chi non vorrebbe una figa lobotomizzata? rappresentazione di un fantasma tutto maschile. astenersi femministe dell'ultim'ora)
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isole faroe. ultimo viaggetto: terre desolate, pecore a pecora, biond* biondissim* e qualche morett* con la faccia bjork-assimilabile.
un posto per chi ama la solitudine, la nullezza, l'estremismo climatico
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