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sexual and pornographic web searching trends analysis

10 Novembre 2006

E' uscito da poco un interessante studio che analizza le statistiche delle parole più digitate sui motori di ricerca dal 1997 al 2005.
Riassunto: si evidenzia un fortissimo decremento delle parole chiave correlate al sesso e alla pornografia inserite nei motori. Il senso non è, come in un certo senso vorrebbero far credere i ricercatori, che non si usa più internet per il porno – questo a scopo di redimere internet dall'accusa theocons di essere un ricettacolo di pervertiti –  quanto che non si passa più da google, o da chi per esso, per andare a cercarsi il porno.
Sicuramente a partire da un nuovo approccio al web: ognuno ha i suoi siti preferiti e questi sono molto più linkati l'uno con l'altro (friends), esistono veri e propri portali di media sexual oriented (si pensi a pornotube) etc…
Non in secondo piano la diffusione del Peer to Peer, che a fine anni '90 assolutamente marginale, e quindi la proliferazione stessa dei porno media negli hard disk di ognun*.

finita questa parentesi pornogeek, passera tatuata per tutt* 

 

  1. polygon_w
    10 Novembre 2006 a 17:53 | #1

    interessante sto blog..

    cmq sono d’accordo con la tua(?) analisi, il porno via google e’ una sola

  2. 6 Dicembre 2006 a 15:21 | #2

    Dopo anni e anni di presenza in rete di grandi portali del porno la fidelizzazione degli utenti e’ abbastanza ovvia. Basti pensare che colossi come thehun.net (attivo su internet dal 1996) quest’anno hanno raggiunto punte di 2 milioni di visitatori al giorno (per un indicativo paragone con le visite di bbc.com e di repubblica.it basta fare un salto qui http://www.alexa.com/data/details/traffic_details?site0=thehun.net&site1=bbc.com&site2=repubblica.it&site3=&site4=&y=r&z=1&h=300&w=500&range=1y&size=Medium&url=thehun.net ).

    Senza parlare, ovviamente, del p2p e di altre vie di diffusione del porno in rete.

    Inoltre la pornografia in rete si e’ decisamente differenziata rispetto all’alba di internet. Siti come suicidegirls.com o adultfriendfinder.com si possono ritenere pornografici?

    E per finire il sesso virtuale via webcam su instant messenger di vario tipo (msn, yahoo, aol, …) sicuramente non passa tramite google eppure sta diventando sempre piu’ diffuso e conosciuto a livello globale grazie anche ai bassissimi costi delle webcam e alla semplicita’ di utilizzo 😀

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