animali da compagnia
“Esistono due generi d’amore: quello di una madre per il figlio e quello di un Padrone per il suo animale“.
L’enunciato-manifesto è il sunto del film The Pet. Si può scaricare con un po’ di pazienza da rete peer to peer. Narra dell’incontro tra un ricco buzzurro del Liechtenstein e una giovane fioraia remissiva. Lui ha perso l’amato cane, lei l’amato gatto. Lui è di indole autoritaria, lei tende alla sottomissione. Lui le fa la sfacciatissima proposta di prendere il posto del suo cane, lei accetta per prova e poi, anche per denaro, protrarrà l’esperienza canina. Il film non è porno, sebbene girato con la povertà (recitativa) di un porno. Nulla ruota attorno al sesso. Piuttosto attorno ai ruoli, alla teatralità. Simmetricamente accettati. L’idea, diciamo, è buona e interessante, poi purtroppo scade nel pretenzioso e mal architettato, quando, per sottolineare l’innocenza di un contratto reciprocamente accettato e condiviso si mette in gioco il lato oscuro, e quindi opposto, di quel mondo: il commercio e la schiavizzazione di uomini e donne per scopi sessuali. Lo scopo era contrapporre consensualità e coercizione. Tematica pretenziosa quindi. Forse si doveva rimanere nel magico mondo del gioco di ruolo in cui una persona accetta di essere trattata ed amata come un animale da compagnia e mostrare che “altre relazioni interpersonali sono possibili”…
–> belle illustrazioni a tema
–> pet girls, immagini fetish patinate
–> links vari
per rimanere in tema…