psychopathia sexualis II – necrofilia
Dalla parte del mostro. Sempre.
caso 52
"Riguarda un certo Ardisson, nato nel 1872 da una famiglia di delinquenti e di alienati. Come scolaro era stato mediocre; non bevitore, non precedenti epilettici, non malattie pregresse, però debole di mente. Il suo padre adottivo, presso il quale viveva, era moralmente degenere. Ardisson, giunto alla pubertà , si era dato alla masturbazione e soleva bere il proprio sperma, 'essendo un peccato buttarlo via'. Correva dietro alle ragazze e non capiva perché nessuno lo volesse. Dove una donna mingeva, egli ne beveva l'urina, e non trovava in ciò nulla di brutto. In paese passava per fellatore a pagamento. Condivideva col padre adottivo i favori delle mendicanti, che pernottavano in casa sua. Fornicava, era pure feticista delle mammelle, che gli piaceva molto succhiare. Col tempo divenne necrofilo. Dissotterrava cadaveri femminili, da bambine di tre anni fino a vecchie di sessanta, ne succhiava le mammelle, ne leccava i genitali, solo eccezionalmente vi compiva l'amplesso o li mutilava. Una volta si portò a casa una testa di donna, un'altra volta il cadavere di una bambina di tre anni e mezzo; dopo il fatto rimetteva la fossa accuratamente in ordine. Viveva solo per sé, a volte era accigliato e non dava segno di sensibilità, per il resto era di umore buono, come anche più tardi in carcere, e si guadagnava qualcosa come muratore. Vergogna, pentimento per le sue azioni: nulla. Nel 1892 si occupò per un certo periodo come affossatore. Chiamato sotto le armi con la leva, si rese disertore, dandosi al vagabondaggio. Amava cibarsi di gatti e topi. Costretto di nuovo sotto le armi, disertò un'altra volta: non lo punirono perché fu giudicato pazzoide. Infine lo lasciarono scappare. Di nuovo si occupò come affossatore. Una volta, sotterrando una ragazza di diciassette anni che aveva un bel seno, fu preso dall'impulso a dissotterrare nuovamente la salma. Da allora le profanazioni non si contarono più. Una volta si portò a casa una testa, che baciava continuamente chiamandola la sua sposa. Altra volta si portò a casa il cadavere di una bambina di tre anni e mezzo e lo tenne nascosto sotto la paglia: di notte vi sfogava il suo ardore sessuale, quando già la casa era appestata dal fetore della decomposizione, e fu questo che lo fece scoprire. Arrestato, confessò tutto, disinvolto e ridente. Ardisson è piccolo, prognato; faccia simmetrica, tremore generale; gracile, genitali normali, eccitazione sessuale assente, intelligenza ridottissima, senso morale mancante del tutto.
In prigione si trovava benissimo."*
* Biografie sessuali. I casi clinici dalla Psychopathia Sexualis di Richard von Krafft-Ebing, Neri Pozza Editore, Vicenza, 2006
“soleva bere il proprio sperma, ‘essendo un peccato buttarlo via’.”… buongustaio…
grazie per la segnalazione di pervascan.com, veramente notevole come sito
zio peto
Ce n’è di matti in giro.
Si diceva che l’mo cia’ da puzza’.
E in tempi di pari opportunità meglio che anche la femmena ciabbia da puzza’
Almeno così sentivapensava messer Ardisson.
Bontà sua.