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latte, il fluido sensuale

3 Maggio 2007

Uno degli elementi in comune a tutti i mammiferi è la ghiandola mammaria dalla quale i cuccioli traggono il sostentamento vitale, salvo surrogati, fino allo svezzamento.
Latte, di questo di tratta: l'unico cibo autoprodotto, fondamentale, ricco di tutto quello che un mammifero necessita nei primi mesi di vita. Prodotto solo dalle femmine, come la mestruazione (e sempre di fluidi si sta parlando), legato al ciclo della riproduzione, il latte, secreto dalla mammella, rappresenta il legame immancabile con la madre dopo che il cordone ombelicale è stato reciso. "Ovunque sono macchine, per niente metaforicamente: macchine di macchine, coi loro accoppiamenti, colle loro connessioni. Una macchina-organo è innestata su una macchina-sorgente: l'una emette un flusso che l'altra interrompe. Il seno è una macchina che produce latte, e la bocca una macchina accoppiata con quella."*
Rimane quindi impresso per sempre nell'inconscio (collettivo) come simbolo di maternità, fertilità, nutrimento, crescita, lattanza. La prima macchina binaria sociale: la bocca desiderante del poppante e la donna che allatta. Un binomio del desiderio. Secondo Melanie Klein, incollo da wikipedia, "Nei primi giorni di vita il bambino vive in simbiosi con la madre e non distingue il proprio corpo dal suo. Le relazioni oggettuali a questo livello sono esclusivamente intrapsichiche. Il bambino percepisce il seno materno come parziale a sé, cioè come prolungamento di sé stesso".
La lattazione svuota, sciupa ed era storicamente demandata alle classi più povere, come un lavoro usurante. Molte donne erano dedite completamente all'allevamento e svezzamento dei cuccioli di ricco, le balie, creando una vera e propria professione della lattazione che alimentava flussi migratori dalle campagne e dalle valli verso le citttà.
Sono quindi comprensibili, alla luce di questo valore iconico del latte (e del seno gravido), i fenomeni che investono il porno, dal milking all'infantilismo recitato in molti locali di Kabukichō, il quartiere a luci rosse di Tokio. Fino ad arrivare al milkkake, bukkake lattoso in cui il prezioso fluido femmineo viene utilizzato al posto del fluido spermatico, tutto maschile, in un turbine di schizzi che investono le solite ragazze, mugolanti per il piacere di un bagno di latte umano.
Nella società perbene sottoposta alla dittatura del politically correct, l'unica nudità sessuale accettata è quella del seno materno che dà vita e sostentamento, esso viene denudato parzialmente ricavando un piccolo spazio privato di lattazione che apre una faglia nello spazio pubblico della socialità (si pensi anche all'iconografia sacra). Si passa veloci, si dà un'occhiata all'accoppiata binaria bocca-suggente capezzolo-offerente e si accetta di forza in nome della "naturalità", forse tralasciando la forza simbolica di quel gesto. E' dunque interessante che questa sempre-accettata iconografia venga imbrattata dalla pornografia e riportata al suo carattere tutto sessuale, desiderante, libidico, che segna madre e figlio per il resto della vita.

* G. Deleuze F. Guattari, L'antiedipo

  1. antonio e le sue tentazioni
    3 Maggio 2007 a 21:41 | #1

    bevete piu’ latte,
    il latte fa bene
    il latte conviene
    a tutte le eta’!

    Bevete piu’ laaaaaaaaa
    Bevete piu’ laaaaaaaaaaa
    Bevete piu’ latte!

  2. 5 Maggio 2007 a 14:00 | #2

    vecchi ricordi:
    http://www.naughtyjames.com/images/portfolio/port_b_014.jpg
    sempre in gamba.
    tush

  3. fastidio
    5 Maggio 2007 a 17:25 | #3

    molto bello, tush. grazie per la segnalazione

  4. 18 Maggio 2007 a 2:56 | #4

    C’era una bellisima alter-pubblicita’ di subvertising.org sul tema Got Milk (la mega campagna per bere piu latte in USA) spero di recuperarla quanto prima.

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