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il disagio della civiltà

14 Luglio 2011

Il prezzo del progresso si paga con la riduzione della felicità, dovuta all’intensificarsi del senso di colpa. Il disagio, il senso del disagio, sembrerebbe pertanto emergere nel momento in cui siamo obbligati a presenziare al ritorno del Principio di Piacere, mentre nel subconscio è in (re)azione la superegoica spinta a rimanere ancorati alla Realtà.

Ann Liv Young, performer, agisce su queste leve, stuzzicando i limiti del pudore, titillando il disagio animato segretamente dal desiderio e dal suo destino represso, il senso di colpa. L’ostentazione del nudo è una provocazione oggi quasi infantile, anzi, senza quasi. Nelle sue performance la nudità sembrerebbe più un mezzo che un fine, lo scopo è arrivare al senso di DISAGIO. Il tabù sessuale (eiaculazioni live, pissing…), è solo il mezzo più semplice, più diretto, il ventre molle della bestia colpevolizzante interiore.

 

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