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psychopathia sexualis V – il caso Englaro

9 Febbraio 2009

necrophilia
Molto brevemente, propongo un illogico sillogismo, illogico perché parte da premesse elucubrate da persone diverse, con visioni diverse, conoscenze diverse:

– Anestesista di Eluana Englaro "Eluana è morta 17 anni fa"

– Silvio Berlusconi "[…][Eluana è, n.d.a.] una persona che potrebbe anche in ipotesi generare un figlio in uno
stato vegetativo che potrebbe variare, come diverse volte si e’ visto’"

– mi pare che la soluzione "figlio", ipotesi davvero malata aggiungo, possa solo sfociare nella necrofilia e in quell’attitudine di culto della morte (croce e resurrezione) e dell’ostensione dei corpi morti e martirizzati comune a pensieri nazifascisti e ad ambienti vaticani (che ormai fa un po’ tutt’uno), o a casi umani…

"Il soldato Bertrand è stato sorpreso mentre cercava di violare delle tombe nel cimitero di Montparnasse. In effetti, dal 1847 (è stato scoperto nel 1849), egli aveva commesso diverse profanazioni nei cimiteri di provincia e in quelli della regione parigina. Di fronte al moltiplicarsi delle profanazioni, che avevano assunto un carattere di grande ostentazione, fu organizzato un agguato e una sera, credo, del maggio 1849, Bertrand venne ferito dai gendarmi che montavano la guardia. Essendo militare, egli trovò rifugio all’ospedale Val de Grace, dove rese spontanea confessione ai medici. Rivelò di essere preda, dal 1847, a intervalli regolari o irregolari, ma non in modo continuo, del desiderio di frugare nelle tombe, di aprire delle bare, di estrarne i cadaveri, di farli a pezzi con la baionetta, di strappare loro gli intestini e gli organi, e poi di disperderli tutt’attorno, di appenderli alle croci, ai rami dei cipressi, e di fare di tutto questo una grande ghirlanda. Nel suo racconto, Bertrand mancava di sottolineare che, tra i cadaveri da lui profanati, la quantità di quelli femminili era di gran lunga superiore alla quantità di quelli maschili (uno o due uomini soltanto, credo, mentre tutti gli altri, una buona quindicina, erano cadaveri di donne e specialmente di ragazze). Attratti e allarmati da questo particolare, i medici o giudici d’istruzione avevano fatto eseguire degli esami delle spoglie. Ci si era allora accorti che vi erano tracce di oltraggi sessuali sui resti dei cadaveri, peraltro tutti in stato di decomposizione molto avanzato."
M. Foucault, Gli anormali, Feltrinelli, Milano, 2002, p.252

Anche Krafft-Ebing non mancò di annotare i gusti sessuali del soldato Bertrand nel suo caso 51:
"[…] Nel luglio del 1848 si imbatté per caso nel cadavere di una ragazza di circa sedici anni, e per la prima volta si destò in lui la brama di compiere il coito sulla salma. <<L’ho coperta di baci su tutto il corpo; l’ho stretta, come pazzo al mio cuore. Tutto ciò che si può godere con una donna viva non è nulla a paragone del piacere ch’io provai allora. Dopo che ne ebbi goduto per un quarto d’ora, feci a pezzi come al solito il cadavere, estraendone le viscere. Poi tornai a sotterrarlo>>.[…]"

Biografie sessuali. I casi clinici dalla Psychopathia Sexualis di Richard von Krafft-Ebing, Neri Pozza Editore, Vicenza, 2006

  1. Klem
    9 Febbraio 2009 a 21:16 | #1

    Tralascio di puntulizzare ancor più quanto mi abbia colpito, disgustato, amareggiato ed irritato quella frase di Berlusconi, non solo in quanto io donna e laica, ma soprattutto perchè essere umano dotato di raziocinio e pietas (nell’accezione di amore e rispetto del prossimo).
    Forse il nostro Premier ha visto troppe volte “Parla con me” di Almodòvar:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Parla_con_lei
    Forse sperava nel “lieto fine” della protagonista anche per Eluana, che attraverso un episodio di pseudo-necrofilia e il successivo parto, ritorna alla vita.
    O forse, ed è quello che credo, quel pensiero è solo frutto di opportunismo, cinismo, superficialità e mancanza di una qualsivoglia dignità (umana).

  2. 10 Febbraio 2009 a 15:47 | #2

    La speculazione condotta sul corpo di Eluana Englaro che ha tentato di piegare l’eroismo civile di Beppino Englaro ha molteplici obiettivi.
    Se volessimi ricondurci alle affermazioni moraliste di parte del paese invasato di integralismo religioso applicato al prossimo, noto, la fobia della morte, non la necrofilia.

    Sono persone mediocri terrorizzate dalla morte.
    La stupidità sta nel proclamare la vita (non si sa bene quale) e nel rifuggire costi quel che costi la morte, la fobia che si esprime nell’accanimento con tutti i modi contro il naturale compimento della vita.
    Stupidità perché non troverei altro termine per indicare una massa di persone in delirio, prive di alcun senso etico, di discernimento, di logica e di osservazione della realtà, che pretendono di imporre medaglie monofaccia.

    In realtà sono finti stupidi.
    C’è un disegno eversivo clerico-fascista, l’imposizione di una oligarchia e la limitazione delle libertà civili e laiche.
    Tira una brutta aria.

  3. fastidio
    10 Febbraio 2009 a 16:55 | #3

    Tira una brutta aria, chi lo potrebbe negare?
    Il problema è il potere che da sempre Città del Vaticano esercita sulle coscienze di politici e cittadini. Basta che la CEI faccia un cenno e le orecchie si abbassanno con cenno di rispettosa rassegnazione. Ecco perché rimarremo sempre un paese culturalmente arretrato.

    Su altre questioni non sono del tutto d’accordo con te, AWoman.AMan. Quando parlo di culto della morte parlo del culto della sofferenza che hanno in comune fascismo e i vari monoteismi… la sofferenza come via all’eroismo/santità, il tema del martirio, persone che non temono la morte perché coltivano la becera speranza di una vita migliore, senza abbondonarsi all’idea che il paradiso anziché attenderlo andrebbe costruito quaggiù.
    Abbiamo perso l’antica cultura greco-romana per gli afrodisia, i piaceri, il gusto dionisiaco della vita (l’unica vera modalità per affermare la vita, in Nietzsche). In questi termini il cristianesimo è la religione delle passioni tristi, del risentimento… della morte, della resistenza al diritto di una vita degna di essere vissuta, anche quando si oppongono ad una morte felice; anzi, in termini del tutto cattolici, una morte compassionevole.

    Prendiamo l’estetica di questa faccenda, tema che mi è sempre caro. Beppino Englaro ha rinunciato a mostrare la figlia, eppure chi la vista ne parla come di un cadavere piagato dall’immobilità. Questa è una enorme scelta di amorevole civiltà di fronte all’ostentazione cristiana del sangue che sgorga dal costato del Cristo inchiodato. Siamo ad anni luce di distanza: il riserbo, nella consapevolezza di accanirsi contro il corpo di una persona morta, contro lo scriteriato giudizio morale di un popolo con la testa china di fronte al messale e le mani sozze di sangue. Un popolo che ha il meschino coraggio di parlare in nome di un Dio.

    Tira aria di Medioevo, un’aria che sapeva puzzo di morte pestilenziale.

  4. fastidio
    12 Febbraio 2009 a 9:34 | #4

    … e incollo la parte finale di un articolo di Eco apparso su la Repubblica di oggi, 12 febbraio 2009:

    “Ecco perché, turbato a manifestare la sia pur minima idea sulla morte di Eluana (non sono, maledizione, fatti miei, ma dei genitori che l’hanno amata più di quanto l’abbia amata Berlusconi, che ha sinistramente fantasmato sulle sue mestruazioni) non ho esitazioni a pronunciare la mia opinione circa la mia morte. E all’amore che una morte può incarnare. ‘Laudato s’ mi Signore, per sora nostra Morte corporale, – da la quale nullu homo vivente po’ skappare: – guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; – beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati, – ka la morte secunda no ‘l farrà male’.”

  5. doppio fastidio
    12 Febbraio 2009 a 18:07 | #5

    Giorni fa è morto Horst Tappert, il Derrick televisivo; sua moglie ha dichiarato che aveva personalmente disposto di staccare le macchine in caso di condizioni irreversibili “e che la natura facesse il suo corso”. Berlusconi ha solo ricordato che Eluana non aveva bisogno di macchine per respirare, le funzioni biologiche vitali erano intatte e la capacità di avere figli era forse indice visibile di una vita che si ostinava a restare lì, forse non aveva senso far deliberatamente crepare di sete una donna che respirava da sola. La morfina non serviva perché era malata incurabile ma solo perché aveva sete: droga al posto di acqua. Ricorda tanto la condanna a morte con l’iniezione letale, veleno che uccide e anestesia che addolcisce, quella che per legge viene comminata solo quando la colpevolezza è accertata “al di là di ogni ragionevole dubbio”. Eluana non era una criminale ma un sacco di gente è convinta, senza il benché piccolo dubbio, che meritasse di morire di sete e, pur non avendola mai incontrata, che “se fosse stata cosciente avrebbe voluto così”, peccato che cosciente non fosse… Col testamento biologico sarò io a dare disposizione di farla finita presto se mi trovassi così, ma non tratterò da necrofilo pervertito chi si domanderà se è la cosa più giusta. Non sempre ha ragione chi non ha dubbi: Socrate si è suicidato per questo.

  6. fastidio
    12 Febbraio 2009 a 19:18 | #6

    Ovviamente, nonostante il nome nel commento numero 5, l’opinione non appartiene a me. Non la cancello perché non credo nella censura.

    Aggiungo solo che se hanno privato un corpo incosciente del nutrimento e dell’idratazione è perché esiste una gravosa lacuna legislativa e una ben più gravosa lacuna culturale in chi, pregno di cristianesimo, si aggrappa alla vita a tutti i costi, anche quand’essa sia vegetale e non permette la libertà di scegliere il proprio destino, compreso come morire.

    Lo Stato non può arrogarsi il diritto di decidere della vita e di dare la morte

  7. doppio fastidio
    13 Febbraio 2009 a 10:26 | #7

    Chiedo scusa per l’equivoco sul nome, non volevo ingannare ma solo sottolineare che i tipi di fastidio sono tanti, quante possono essere le opinioni. Ripeto che ritengo sacrosanto il diritto-dovere di disporre della propria fine e me ne avvarrò con la sospirata legge sul testamento biologico ma qui non c’è stata alcuna disposizione diretta dell’interessata, quindi è lecito porsi qualche dubbio sulle sue reali intenzioni. Idem sul fatto che far morire di sete sia una prassi corretta; ad esempio, il comitato di bioetica non considera la nutrizione forzata una terapia e la stessa sentenza della Cassazione che autorizza il protocollo per Eluana esclude che nutrirla sia accanimento terapeutico. Non ho mai praticato religione alcuna e sono contro la pena di morte proprio perché lo Stato non può decidere della morte e della vita altrui, come invece ha fatto in questo caso contando sulla lacuna legislativa e giurisprudenziale. Ma l’argomento del mio intervento non era questo. Trovo solo fuori luogo, oltre che di pessimo gusto, evocare torbidi episodi storici o autentiche patologie della personalità solo perché qualcuno, per quanto antipatico, la pensa diversamente da me (ed è davvero così) riguardo a un tema obiettivamente difficile e la cui soluzione non ha certezze ma solo opinioni: è civile prestare attenzione agli argomenti e non “sparare” alle persone antipatiche se non vogliamo che il dileggio diventi parente stretto della censura, così come dobbiamo vigilare affinché imporre automaticamente la morte di Stato in nome della libertà non diventi invece costrizione violenta addolcita da pietosa droga. Potrebbe toccare anche a qualcuno che non la vuole.

  8. un passante
    13 Febbraio 2009 a 13:36 | #8

    VISTI DAGLI ALTRI
    Un dramma italiano.

    Il 6 febbraio in una clinica di Udine i medici di Eluana Englaro, una donna di 38 anni in stato vegetativo da 17, le hanno sospeso l’alimentazione forzata. Tre giorni dopo è morta per un collasso cardiocircolatorio causato dalla disidratazione. Cose del genere succedono tutti i giorni in altre parti d’Europa. Ma in Italia è stato un dramma nazionale. La vicenda ha messo in luce due caratteristiche dell’Italia di oggi: la persistente influenza della chiesa cattolica e il disprezzo della legge da parte del presidente del consiglio Silvio Berlusconi.

    The Economist, Gran Bretagna

  9. 13 Febbraio 2009 a 15:17 | #9

    La cosa che mi irrita, sommamente, in questi necrofori moralisti, sguazzano nella rapina del rispetto e dei diritti altrui è, in primisi, la completa mancanza di minimo discernimento logico, la’pologia della non-integrità.
    Essi avvocano la vita attraverso l’accanimento non solo terapeutico ma riproduttivo zootecnico. L’antitesi dei valori cristiani pluriidagato marcio corrotto divorziato mafioso truffatore inquinatore plagiatore spargiinquina-menti, plutocrate corruttore imbonitore, spacciatore di falsità, Berlusconi Silvio è tornato, in punto di cessazione dell’accanimento, a mescolare col badile nella fogna, estraendo lo stronzo marcescente della possibilità riproduttiva per Eluana, sempre là, alla follia patriarcale della sancta mater per cui la femmina è solo se è fattrice di pargoli. Il belzebù arcoriano è tornato da fare da paladino dell’ortodossia di valori catto-clerical-piduistici cavalcando la mancanza di logica e, internamente all’interno della loro sbilenca architettura valoriale, il tutto ed il contrario di tutto.

    > era forse indice visibile di una vita che si ostinava a restare lì,

    Ti ribaltano la frittata. Diocane, la vita che si ostinava a stare lì perché voi lerci tecnocrati, baroni della medicina, politicanti e mestieranti d’anime, speculatori elettorali, falsobigotti rappresentanti e rappresentati da falsipocriti, voi invasati delle brigate delle salvezze altrui avevano usato la tecnica, le macchine per accanirvi contro la morte di Eluana, facendo sì che mani la manipolassero, contro la sua volontà, le usassero la violenza insopportabile di cure odiate, non volute, di piaghe da decubito, di pulizie con cui mani sconoscioute l’hanno toccata, entrata, girata, netato la vulvva e l’ano, per anni diciassette, squallidi stupratori di corpi e dignità d’anime.
    Voi, stessi sciocchi che, al momento del concepimento, la tecnologia la aborrite.
    Voi e la vostra catto schizofrenia, il tiro alla giacchetta di ciò che è natura(le) secondo le vs bizze pseudoidelogiche moraliste e sceme. Lineari e coerenti, vero!?

    C’è una schizofrenia su tutti i livelli.
    Il demonizzare la morte che è cosa sommamente sciocca, visto che morte e vita sono duali e imprescindibili l’una dall’altra, se ti accanisci contro una ti accanisci contro l’altra
    L’iniquità (al Woitilaccio nessun accanimento, agli Englaro 17 anni di accanimenti sadici).
    La miopia (sentito qualcuno sollevare qualche obiezione sul fatto che oggi, probabilmente si sono ammalate 880 persone di tumore per gli inceneritori, metà delle quali (440) destinate a schiattare) e voi tutti a piangere isterici contro Beppe Englaro cattivo, la magistratura cattiva, coro di pecore sceme ed infuriate che qualcuno vi abbia detto: io sono, esisto, Eluana è, è degna, non è voi, ovini invasati e ciechi e stolti.
    Insomma, va a fuoco la casa, i paladini_dell’ortodossia_applicata_a_corpi_altrui si incazzano da bestia per la fiamma della candela che fa caldo, ‘sti idioti.
    L’imposizione del tutto dogmatica e religiosa che la propria vita non è bene disponibile che distrae dal vero problema che è che la MIA VITA NON è disponibile alle TUE credenze (alquanto sciocche e contradditorie, come abbiamo visto) né agli accanimenti tecnofili che la sradicano e la strappano dal suo percorso naturale di vitamorte.

  10. Gabrihell
    14 Febbraio 2009 a 14:04 | #10

    -è lecito porsi qualche dubbio sulle sue reali intenzioni-

    I dubbi sulla volontà della diretta interessata sono stati ampiamente posti nella sede apposita, cioè il processo, attraverso molteplici gradi di giudizio e in un periodo di tempo fin troppo lungo. Sono stati così risolti in modo definitivo per sentenza. Punto e basta.
    Per quanto riguarda la questione sul se -far morire di sete sia una prassi corretta- , probabilmente esistono soluzioni migliori. Tuttavia non è possibile neanche nominarle in questo “grosso cortile del Vaticano” che è il nostro paese.

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