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a scuola di fisting

11 Febbraio 2008

"Non c’è niente di più sexy di far sentire il tu* amante come Kermit".

E’ il simpatico sottotitolo di un post apparso su SugarBank che rimanda al video originale in questione: Princess Donna ci insegna come eseguire un bel fisting.
Il fisting per molti aspetti è ancora un tabù, ma provarlo crea una buona complicità per il semplice fatto che occorre molta cautela ed "ascolto" da parte di chi lo esegue. Dopo un fisting ben riuscito, chi lo riceve per la prima volta, si stupisce sempre, incredul* della propria capacità di dilatarsi… ma il corpo umano sa essere molto elastico. Nel caso femminile poi, si può giungere a quello che viene definito orgasmo cervicale, come ci spiega una delle prime attrici che sdoganarono il fistfuck, Annie Sprinkle, ovviamente.
E’ una questione di allenamento e dedizione… 

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  1. 11 Febbraio 2008 a 11:54 | #1

    W la passivitè!

  2. 11 Febbraio 2008 a 17:31 | #2

    il fisting è una pratica che si può fare anche in solitaria, come forma di “auto-masturbazione” estrema;)

  3. Klem
    11 Febbraio 2008 a 19:58 | #3

    ..in solitaria? In effetti ci può stare, com’è Tushy :D?! Io però il fisting (vaginale)lo interpreto come forma di dominazione e dunque preferisco sia lui a farmelo.
    E’ vero poi quello che dice Fastidio..io sono ancora incredula della capacità di dilatarmi avuta, senza saperlo, nella prima prova! A vederlo nei film di Annie Sprinkle mi sembrava impossibile :D!

  4. 12 Febbraio 2008 a 0:54 | #4

    oh klem un’esperienza forte. un orgasmo potente e persistente. secondo la regola che dice: masturbarsi è fare sesso con qualcuno che si ama e si stima veramente(in genere).
    scoprire il proprio corpo, le sue potenzialità e conoscere il piacere attraverso la consapevolezza delle nostre carni, è rendersi conto che, in verità, c’è sempre qualcosa da imparare.
    ahimè io preferisco dominare, e quindi, rispettando le mie inclinazioni, ho trovato l’unico modo per provare il fisting:D
    guardavo settimane fa un interessante documentario sul desiderio omosessuale.
    Da una ricerca inglese si evinceva che le donne hanno un immaginario molto fluido, e riescono ad eccitarsi anche guardando scene lesbo, mentre gli uomini erano ben più facilmente categorizzabili e separabili, tra omosessuali ed eterosessuali(gli eterosessuali in sostanza non amano le scene di sesso tra due uomini).
    tutto queste preambolo per dire che è molto difficile convincere un uomo(eterosessuale) a praticare il fisting, alcuni sono terrorizzati(a meno che non se ne trovi uno portato per il masochismo) e lo rifiutano senza appello, forse a causa di una certa diffusa e strisciante omofobia.
    anche se oggi sembra andare di moda lo strap-on, è da notare che quasi tutte le immagini pornografiche-etero non contemplano il fisting ricevuto da un uomo.
    perché questa è la cultura che consumiamo, al di là di annie sprinkle e del suo bellissimo lavoro.
    bè insomma c’è tutto un “corpo”(quello maschile) da scoprire;)

  5. Klem
    12 Febbraio 2008 a 10:46 | #5

    Tush mi fa piacere risentirti!

    Credo anch’io che l’orgasmo provato con la masturbazione sia in genere più potente e “consapevole”, anche se magari non il più bello (nel senso di coinvolgente, perché nel sesso a due entrano in gioco componenti quali il desiderio e l’amore).

    Stavo riflettendo però che, nel mio caso, la conoscenza del mio corpo, delle mie potenzialità (p.es il fisting, ma anche il sesso anale) è sempre passata attraverso un uomo, la consapevolezza che ho raggiunto è stata mediata “dall’azione” del mio partner.
    Che ci sia qualche relazione con l’essere dominante/sottomesso, visto le nostre due posizioni? Credo di sì.

    Per quanto riguarda il fisting su uomini etero penso anch’io sia un problema relativo soprattutto ai ruoli sociali, ma più che alla dicotomia uomo attivo-donna passiva (che come sappiamo spesso si inverte proprio su richiesta dei maschi), penso in maniera specifica alla simbologia che ha la penetrazione dell’ano nella nostra cultura. E’ legata al mondo gay o cmq ad un gesto di sottomissione della donna. E poi forse c’è anche paura; io pur amando molto il sesso anale sono restia ad un fisting che non sia vaginale.
    Non credi?

  6. 12 Febbraio 2008 a 19:50 | #6

    ciao Klem:D

    si è vero fare l’amore in due c’è qualcosa di speciale, soprattutto se c’è del sentimento vero(e reciprocità). l’amore è comunque un’altra cosa. però in fondo… sempre per usare la saggezza popolare, meglio soli che male accompagnati;)

    sì anch’io, da quello che dici, credo che probabilmente la componente della passività nel tuo modo di vivere il sesso sia predominante(scusa il gioco di parole), e non è affatto un male. a ciascuno il suo stile e la sua storia.
    è una cosa bellissima “affidarsi” all’altr* e sapere che si riceverà piacere. ma io sono una persona molto “mentale” e adoro costruire mondi paralleli e fantastici, e come ben capirai, questo implica(forse) poca spontaneità(nel senso classico) nell’abbandono all’altr*.

    In conclusione, sono pur sempre una donna e tendo a proiettare i miei comportamenti e le mie aspettative femminili sui rapporti e forse pretendo troppo quando mi auguro che gli uomini buttino alle ortiche millenni di strutture sociali e politiche.
    diciamola tutta, il fisting anale non è facile da praticare, in quella parte del corpo non esiste una lubrificazione naturale, ci vuole un po’ di aiuto e molta pazienza. perché fa male.(dalla vagina invece escono i bambini! e quindi, oltre ad essere già lubrificata, può dilatarsi moltissimo)
    il fatto che il mercato del porno proponga qualsiasi pratica come facile e immediata, non cambia affatto la realtà nuda e cruda.
    Non vorrei sembrare prosaica in questo contesto, ma pur considerando l’innegabile omofobia di una società ancora appesantita da un modello patriarcale di riferimento, c’è anche molta cattiva educazione sessuale(per non parlare di quella sentimentale). E di questo paghiamo le conseguenze tutti, nessun* esclus*.
    un esempio: sempre nello stesso documentario si parlava del sesso lesbico e della sua rappresentazione. le testimonianze di registe e spettatrici lesbiche dicevano tutte la stessa cosa: i rapporti presentati nei film porno-etero non erano affatto verosimili, perché riportavano la prospettiva di come un uomo vede/desidera che sia un amplesso tra due donne. Questo accade perché, come dicono molti addetti del settore, il porno ha delle regole ben precise di ripresa, delle modalità di rappresentazione fissate e consolidate, dal gusto dei suoi consumatori e dalle scelte dei produttori. E questa è generalmente l’unica scuola di sesso disponibile in circolazione. il porno non è affatto il demonio, piuttosto andrebbe rivisto da una prospettiva meno mercificata e più consapevole.

  7. Klem
    14 Febbraio 2008 a 15:26 | #7

    Concordo Tush, il porno non è affatto il demonio, no. Ma a certe condizioni.
    Non ho problemi ad ammettere di essere una donna che apprezza questa forma di eccitazione visiva, anzi che molto spesso la ricerca pure. Il problema è che nella maggioranza dei casi ciò che vedo/trovo non mi soddisfa pienamente…o meglio, non mi ritrovo.

    Perché in fondo quella che descrivi come “problematica” in riferimento al sesso lesbico nei porno, credo si ritrovi pari pari anche nella rappresentazione dei rapporti sessuali etero. Tranne forse nei film della già citata Annie Sprinkle (o almeno è l’unica che conosco). Si accettano suggerimenti 😀

    Il documentario che citi è recuperabile in rete? Come si chiama?

  8. 14 Febbraio 2008 a 20:21 | #8

    ho visto il documentario su sky, una cosa da fuoriorario, erano forse le 2 di notte(comprenderai così il perché della mia spiegazione parziale). era uno di quei canali che fanno sia documentari, sia altri programmi di intrattenimento. chiedo perdono, ma non ricordo il titolo e neanche il canale. era una produzione inglese credo, di ascendenza spiccatamente omosessuale. magari tra qualche giorno saprò dirti di più.
    è buffo ma anche la programmazione dei canali a pagamento(a parte forse i documentari di discovery channel) rispetta la regola di cui sopra si parlava.
    normalmente faccio lo slalom per evitare le ragazze di playboy, naked wild on o le aspiranti polegirls(e va citato anche il terrificante reality su due coppie di quattro sconosciuti che vengono rinchiusi in una villa stile L.A.). E non sto parlando dei canali “hot”, a tema, ma di quello che quotidianamente può fruire un qualsiasi spettatore.

  9. Mart
    26 Aprile 2008 a 23:01 | #9

    Carissime tutte,
    io vi porto la mia esperienza.
    Da sempre amo il sesso anale, sono e sono sempre stato solo etero, quindi per tanto tempo l’ho concepito a senso unico: io attivo su lei, passiva. Naturalmente, direte voi. Sbagliando.
    Col passare degli anni ho notato che quando venivo stimolato dietro (giochini innocui, carezze un pò più hot..), avevo orgasmi molto intensi, sempre.
    Questo accade, ora che ho esperienza lo so, per tre motivi: trasgressione, piacere per la sensibilità del punto ricamente innervato, presenza della prostata.
    Tutto è cominciato con un ditino di lei, poi nel privato la curiosità porta a spingersi oltre, e ho scoperto quello che di primo acchito può sconvolgere un maschio con la testa quadrata. Ora non dico che la stim. anale ricevuta debba piacere a tutte/i. Ma son balle quelle che vogliono l’uomo omosessuale per aver scoperto questo piacere. Fino a prova contraria OMO significa uguale, ergo attratto dallo stesso sesso. Cosa che non mi è mai balenata per la mente, anzi avverto tuttora repulsione nei confronti del corpo nudo maschile altrui. Del resto gli antichi tuto questo lo sapevano bene, e trombavano con molti meno pregiudizi (a parte che a qualcuno piacevano pure i bambini, e su questo meno male che siamo progrediti).
    Ecco la fine della fiera: siccome sono masculo con pure qualche cliché vi dico la verità: non ho mai avuto il coraggio di dire a una donna di toccarmi lì..O lo faceva da sé, o niente. In verità mi piacerebbe da morire trovare una ragazza curiosa o appassionata da questo tipo di pratiche. Anche fisting! E questo è anche un invito a contattarmi, mie care che leggete! Sono un gran figo, non temete 🙂 MAIL CENSURATA

    e ai maschi teneri di cuore: Fanculo la vita è per i coraggiosi.
    Scherzo, a ognuno la sua dimensione.

    PS: per arrivare al fisting an*le servono mesi se non anni di esperienza. Non dite “ma come è possibile”. Vale lo stesso per tante altre cose.

  10. fastidio
    27 Aprile 2008 a 17:10 | #10

    visto che non è un sito di annunci ho eliminato la mail dal precedente commento.

  11. joshua
    10 Giugno 2008 a 20:03 | #11

    salve racconto la mia esperienza….
    la prima parte diciamo che coincide con quella di mart., ossia uomo etero al 100%, non omofobico ma senza alcuna fantasia o desiderio di tipo omosessuale, e detto per inciso il sesso anale passivo non mi era mai balenato per il cervello (e devo dire che non sono un maniaco neanche di quello attivo).
    cmq circa un paio di mesi fa la mia compagna nel bel mezzo di un rapporto orale cominciò accarezzandomi dietro, l’esperienza mi piacque molto e lei se ne accorse.
    successivamente al dito se ne sostituirono due, tre, quattro ed infine cinque e la cosa mi lasciò di stucco.
    per farla breve lei mi manifestò il suo desiderio di praticare il fisting.
    ci abbiamo provato e ci siamo riusciti.

    per lei, a detta sua, pur stupendosi, è stata la cosa più eccitante che abbia mai fatto.
    per me al di là di ogni stupore vi posso dire che si, in alcuni momenti un pò di dolore c’è stato ma non come si possa immaginare
    occorre molta intimità questo sì
    bisogna avere la testa sulle spalle e fare le cose con calma e senza fretta e componente essenziale per me(oltre a tanto lubrificante ovviamente) è il parlarsi, solo così si può evitare di provare dolore .

    cmq esperienza positivissima e da provare se solo si riuscissero a mettere da parte paura e pregiudizi. e vi ripeto il fisting era una cosa che non mi era mai neanche passata per l’anticamera del cervello

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