Home > feticismi > questione di pelo

questione di pelo

31 Ottobre 2007

scrive Cesare nel De Bello Gallico (Libro V, XIV)
"Tutti i Britanni, poi, si tingono col guado, che produce un colore turchino, e perciò in battaglia il loro aspetto è ancor più terrificante; portano i capelli lunghi e si radono in ogni parte del corpo, a eccezione della testa e del labbro superiore".
 

Guardavo questo sito artisticamente molto interessante quando mi sono guardato nelle mutande e ho iniziato a riflettere: sono forse un fashion victim? Radersi i genitali è alla moda o è piuttosto, come credo, una questione di civiltà? La storia passata è piena di simpatici aneddoti sulla rasatura pubica a testimoniare che non è un fenomeno sociale recente. Certo, avere la figa in ordine oggi giorno è un concetto di pura estetica modaiola antipelo. Il mio compito sociale è quello invece di diffondere il verbo etico, quello che parte dall’estetica e diventa stile di vita. Radersi il pube è anzitutto, in ambito sessuale, segno di rispetto, per chi te la lecca come il fido lessie o ti sugge con ingordigia il pene. Insomma, massimo rispetto per la categoria degli orsi, ma avere peli pubici fra i denti non fa mai piacere. Il rapporto orale, e non solo, è bello se immerso in una sana umidità, il pelo pubico invece fa poltiglia, si inzuppa di umori, vero e proprio cespuglio. Alla stagnazione umorale è sempre da preferire la fluidità dei liquidi che scivolano e invadono altri pertugi, cadono a terra, creano macchie, lasciano tracce.
Rifiuterei quindi la critica alla rasatura totale del pube come un "anti-aesthetic commentary on the modern pre-pubescent body standard". Il corpo prepubescente comunque è bello, e occorre iniziare ad abbandonare l’isteria da allarme pedofilo appena un corpo è esteticamente assimilabile all’età adolescenziale. Le donne che dipinge Rubens hanno forse peli? Le statue greche e romane hanno pelo? Lo standard estetico moderno non è quindi pre-pubescente, è TORNATO pre-pubescente, e grazie anche alla caccia alle streghe scatenatasi nelle ultimi decadi.
Radersi è prima di tutto un’esperienza autoerotica. Assoluta. E fa parte di un percorso di cura del Sè. Ha sicuramente un lato (storicamente avvallato) pragmatico legato alla pulizia, alla comodità nei rapporti sessuali e, come mi ricordava l’amica FikaSicula, è comodo in occasione dell’introduzione degli assorbenti interni che tendono a tirare i peli circostanti.
In campo religioso il pelo è da sempre segno di distinzione (il Profeta raccomandava di tenere la barba per distinguersi dagli idolatri!), nella sua assenza totale (buddisti – come rinuncia al desiderio estetico) o parziale (tonsura cristiana – come simbolo della porta/occhio divino) o nella sua abbondanza (cristiani ortodossi, indù, musulmani, hassidim e sikh). Pochi forse sapranno che nella ritualità del viaggio alla Mecca, uno dei cinque pilastri dell’Islam, radersi il pube è un precetto comportamentale (sunnah) che fa parte del ghusl, l’abluzione.

L’establishment ha trasformato la depilazione in moda, in fatto estetico svincolato dalla dimensione etica (e c’è sicuramente di mezzo l’industria del belletto che vende e stravende prodotti per la rasatura e rasoi sempre più intelligenti), creando una tassonomia di tipologie di tagli pubici ("a triangolo", "brasiliano", "striscia", "Mohawk", "alla Hitler" [sic!]).
La depilazione ha una sua storia ciclica di apparizione e sparizione, ha seguito periodi di splendore e periodi di oscurità pubica. Se, come pare, le giovani romane si toglievano i peli al loro primo apparire usando la volsella o creme depilatorie (philotrum), si arrivò addirittura alla messa al bando della depilazione per ordine di Caterina de’ Medici e più tardi della regina Vittoria. E se ad esempio negli anni ’60 del ‘900 era tornata in auge la rasatura perfetta, nella decade successiva la crescita libertaria del pelo la farà da padrona. Ed è solo una questione di gusti. Il pelo pubico è come il coccige e l’appendice, un residuo evolutivo, utile solamente, a quanto pare, a trattenere e diffondere gli odori sessuali… ma a poco serve visto che avvicinare il naso al pube altrui è considerato molestia.

 

–> gallerie con pelo

–> gallerie senza pelo 

 

Categorie:feticismi Tag:
  1. elCyd
    31 Ottobre 2007 a 11:30 | #1

    Stavolta la tua analisi mi lascia insoddisfatto.
    Hai mai avuto il pube rasato (per sfizio, piacere o necessità)?
    E’ l’assenza di peli a determinare poltiglia e sudore, grazie ai peli, invece, si sta molto più _asciutti_e_puliti_(tm).
    Hai mai guardato attentamente una stata greca o romana? Il pube è sempre peloso.
    Sull’aspetto estetico invece non mi ci perderei, tu stesso sai che i canoni erotici ed estetici cambiano fra cultura e cultura, persona e persona. Di solito la chiave è: “quello che non ho mi piace/intriga di più”.

    ciao
    elC

  2. fastidio
    31 Ottobre 2007 a 12:39 | #2

    a domanda rispondo.
    da qualche anno mi rado felicemente il pube, difficilmente ne scriverei
    con entusiasmo altrimenti. il fastidio se ne va con la consuetudine
    della rasatura.
    sulla statuaria greco-romana invece mi sembra indubbio che il pelo sia
    rappresentato in quantità miserrima e, aldilà della difficoltà tecnica
    di scolpire il pelo nel marmo, l’essere glabri fa parte della cultura
    estetica classica occidentale.

  3. timendum
    31 Ottobre 2007 a 13:45 | #3

    Mah, non lascia soddisfatto neanche me.
    Forse l’assenza totale di pelo è un po’ troppo, del resto sono un po’ come i capelli, ognuno per me se li taglia come vuole, per apparire come vuole.

    Inoltre IMHO la rasatura completa sull’uomo non si può vedere, è troppo, non sta niente bene.

  4. 31 Ottobre 2007 a 13:54 | #4

    il pelo ha una sua parte di fascino indiscutibile, accarezzare un pelo morbido, infilare una mano sotto i pantaloni e sentire qualcosa prima dei genitali che in qualche modo li annuncia, accarezzare un bel culetto e scoprire che la’ dove finisce il pelo inizia la rosellina di carne tenera…

    Non sono un fan folle del pelo, mi piace in giusta misura, ne’ troppo ne’ troppo poco e soprattutto varia in base alla parte del corpo pelosa.

    Su alcune persone l’assenza di pelo e’ bella (se ben curata, nulla c’e’ di piu’ odioso dell’effetto grattuggia), su altre il pelo e’ parte fondamentale del fattore eccitante (i peli pubici rossi di un malpelo sono qualcosa di assolutamente delizioso…).

    Credo dipenda totalmente dal tipo di corpo, dalla quantita’ e qualita’ di pelo, dalla sua morbidezza e dalla sua cura. E un pelo in bocca ogni tanto non ha mai ucciso nessuno…

  5. 31 Ottobre 2007 a 15:40 | #5

    Onestamente sono per il compromesso. Il troppo stroppia, ma è anche vero che l’assenza totale mi lascia un po’ disarmato.
    Ad onor del vero dipende molto dall’estetica delle labbra e so on, perchè ci sono pur sempre pheeghe che per quanto buone non son belle.

  6. ciao
    31 Ottobre 2007 a 19:52 | #6

    anche a me la depilazione ha creato dubbi morali; m’è capitato di chiedermi se lo facevo solo perchè mi è imposto dall’estetica dominante… mi sono consolata col fatto che non mi depilo le gambe (sono bionda, il che la rende una scelta molto meno ribelle :P), cosa che sembra assurda, inproponibile, mentre invece, in fondo, è la cosa + normale del mondo… e poi non mi trucco non mi lavo non vado al cinema non faccio sport

    è che la fica depilata, morbida e liscia è proprio bella, e comodissima da farsi leccare in effetti!
    senza togliere nulla al pelo, eh, che a me personalmente piace esteticamente, e che non mi ha dato mai problemi (insomma mi piace la fica, sempre)
    per me la cosa ideale è fare a periodi 😛

    per quel che riguarda gli uomini, sono stata sia con persone che si depilavano il pube che non, e boh sinceramente non ho una gran preferenza dal punto di vista estetico, nè da quello funzionale…

  7. 31 Ottobre 2007 a 20:33 | #7

    Io il pelo ho imparato a toglierlo (non del tutto ma in gran parte) perchè:
    1) era comodo per chi mi leccava
    2) era comodo per me perchè il pelo si attacca agli assorbenti e al pelo si attacca tutta la sporcizia possibile (tipo se hai le mestruazioni e non ti lavi ogni cinque minuti altro che igiene…)
    3) perchè mi pare più bella
    4) perchè anche a me piace il pube non invaso da una foresta vergine con le liane 🙂
    5) perchè, come per l’assorbente, se c’e’ una penetrazione e il pelo viene dentro con tutta la compagnia ti passano almeno 10 minuti a riprenderti dal dolore dello strappo 😛

    Forse la questione è differente tra corpo maschile e femminile. Il pene emerge dal pelo. La vagina – ma soprattutto la clitoride – vengono invece sommerse.

    No no, meglio senza o con poco pelo. poi certo, i gusti sono gusti 🙂

    baci

  8. Alma
    1 Novembre 2007 a 13:24 | #8

    Personalmente solo da poco ho provato a depilarmi totalmente il pube, perchè non avendo peli superflui in giro per il corpo e dunque pochi anche lì, non ne ho mai sentito (ed avuto) il bisogno.
    Ora però concordo con chi lo promuove: quando è morbida e liscia è più bella e trovo anche sia più piacevole ed eccitante farsi toccare e leccare (oltre che più comodo e “pulito” per lui).
    Come dice Fastidio poi “radersi è prima di tutto un’esperienza autoerotica”…prima nel farlo e dopo nell’apprezzare da soli l’effetto.
    Uomini con pube depilato o no? Mah..ho provato ambedue le situazioni e, non avendo in generale un grande amore per il pelo, potendo scegliere, preferisco la prima opzione.

  9. qq7
    1 Novembre 2007 a 23:27 | #9

    bah sarà che son peloso ovunque e a radermi solo il pube risulterebbe solo un effetto comico: un vero pugno nell’occhio, ovunque peloso e glabro solo lì!
    quanto a quello di lei, di pelo… viva il pelo anche nel leccarla!!!

  10. 2 Novembre 2007 a 19:13 | #10

    Capito talvolta quissù e trovo cose sempre molto interessanti, intelligenti e ben scritte. E affrontate con la giusta profondità mentale.

    In questo caso non dico il contrario, ma sarei per una posizione meno radicale. Cioè, per me porno ha colpito nel segno.

    Di norma è più piacevole avere a che fare (su di sè e su altri) con pubi curati e non molto intricati, ma ogni corpo ha caratteristiche e caratteri suoi propri e necessita di una diversa dose di pelo. Anzi, è bello che anche il proprio pelo cambi più volte misura e foggia. Il cambiamento stimola.

    E l’idea di un pelo che preannunci al tatto i genitali è quanto mai vera.

    Sacrosanto però dire che radersi sia esperienza autoerotica e, anche, di scoperta del proprio corpo. Ancora ricordo la prima sforbiciata chiuso in bagno a quattordici anni.

    …ah, dimenticavo, ho i capelli rossi ;-P

  11. 3 Novembre 2007 a 11:41 | #11

    Please either credit my name or remove my work from your site. Thank you.

  12. 3 Novembre 2007 a 12:17 | #12

    Rachel, there is a link to your site in the first line of the post after the pic, linked from “questo sito”

  13. Yz
    6 Novembre 2007 a 13:33 | #13

    laprima rasatura dei genitali me la sono fatta a 14 anni per sollazzarmi, mi attizzava vedermi tutto glabro… sfortunatamente subito dopo ho imparato che la pelle dei genitali è decisamente diversa da quella della barba (piu sensibile e soggetta al fenomeno bollicina dolorosa) e che la ricrescita da fastidio da morire. Ora siccome mi piace essere tutto pulito e lucido e non mi piace fa ingurgitare matasse di pelo a chichessia, non e’ che avete da consigliare metodi e rimedi a questi fastidiosissimi effetti collaterali?

    creme depilatorie?
    rasoio alla bersagliera?
    classico after-shave?

    istruitemi

  14. fastidio
    6 Novembre 2007 a 19:09 | #14

    basta evitare il rasoio in favore del regola barba e tenere il pelo lungo pochi millimetri

  15. 7 Novembre 2007 a 0:51 | #15

    Io lo scorcio. Che non è come usare il regolabarba, perché con quello resta appuntito lo stesso e mi si irrita tutto 🙁 E scorciarlo è molto diverso dal radersi, perché in quest’ultimo caso lo strusciamento di qualsivoglia slip, mutanda, boxer etc… sullo scroto inevitabilmente ne diminuisce la sensibilità (almeno a me) che poi se a leccarti le palle non è un gatto quasi non te ne accorgi… Insomma io alla depilazione totale c’ho rinunciato ma, per una serie di ragioni, do di forbici.
    Per estetica: un ciuffo decoroso mi piace di più.
    Per igiene: hai presente d’estate quando sudi come un maiale e non c’è mai, in biblioteca, un bidet a portata di palle?
    Per convenienza: se li tagli difficilmente si spezzeranno restando tra i denti di qualcun_
    Insomma, li tratto come fossero capelli: li curo, ma un_ poi ci fa quello che vuole. E se ti piace qualcun_, la sua “acconciatura pubica” dovrebbe poter contare quanto quella del capo, IMHO.
    Sto, in effetti, valutando di tingerli.

  16. 7 Novembre 2007 a 16:45 | #16

    Certo che se i peli sono ruvidi e spessi fa proprio male, tagliarli e fa male la ricrescita. Già mi vedo la faccia grattuggiata dell’amante… 🙂
    A me questo non succede. Ho la peluria fine e chiara. A tingerli in effetti non c’ho mai pensato. Ma sul rosso/biondo le tinture vengono malissimo 😛

  17. fastidio
    8 Novembre 2007 a 9:04 | #17

    foto, foto, foto!

  18. Yz
    9 Novembre 2007 a 16:19 | #18

    ho seguito le indicazioni e come ricompensa sono tre giorni che mi gratto :D, le espressioni dela gente che mi vede camminare gratandomi allegramente sono indicibili :), l’ultima l’ho fata ieri in via zamboni con un gruppo di ragazze che mi ha preso per un maniaco :p ….

    giuro che non vi do piu retta, e’ una questione di inclusione sociale, se ti gratti i genitali nesuno vuol piu parlare con, te figuriamoci stringerti la mano 🙂

    si scherza ovviamente

  19. 14 Novembre 2007 a 15:38 | #19

    ciao,
    mmmm,
    concordo pienamente con porno. è una scelta. non deve diventare una malattia l’ossessione del pelo o non pelo. madre natura non castiga nessuno se ci depiliamo(o no).
    vero è che il femminismo aveva rivalutato anche il pelo sotto le ascelle. e basta girare per qualche paese nordico e trovare genitali depilati e gambe pelose.
    personalmente amo variare.
    concludendo, anyway, vorrei ricordare alle femminuccie(o femminucce) che il/la clitoride non ha bulbi piliferi(un buon cunnilingus non dipende mica dal pelo…).
    ciao.

  20. provate con il balsamo
    14 Novembre 2007 a 23:08 | #20

    Io mi permetto di suggerire il balsamo (sì, proprio quello dei capelli). Durante la doccia, una bella insaponata di balsamo sui riccetti del pube è un’esperienza da provare, imho. Il problema è che poi il pelo diventa così morbido e pacioccoso che si starebbe sempre lì con le mani a giocherellarci tutto il tempo… 😀

  21. Klem
    15 Novembre 2007 a 11:25 | #21

    Io invece suggerisco l’olio da corpo per il post-depilazione del pube. Poi rimane profumato, liscio e super morbido.

    Rispondendo a Tush…è vero che un buon cunnilingus non dipende mica dal pelo, ma una buona leccata generale anche sì 😀

  22. 15 Novembre 2007 a 15:57 | #22

    giusto Klem.
    ma le zone erogene femminili(e neanche quelle maschili) non sono limitate alle parti genitali.
    forse è una questione più che altro mentale(la mente è il motore principale del piacere e del desiderio). con la fantasia si può arrivare ovunque.:)
    se è necessario depilarsi per far scattare la scintilla, ben venga.
    eppure penso che l’apertura mentale e il libero arbitrio possano sottintendere anche un’eccitazione a prescindere, e quindi una sessualità più estrema di quello che normalmente si è portati a pensare.

  23. Klem
    15 Novembre 2007 a 16:28 | #23

    “La fantasia al potere” gridavano nelle piazze tanti anni fa e, in riferimento al sesso, sono pienamente d’accordo con te, Tush.

    L’eccitazione ed il desiderio per un uomo partono dalla mente, per poi completarsi e raffinarsi nel rapporto fisico.

    Per quanto riguarda la depilazione totale del pube…anche se, per i motivi sopra descritti(attualmente) la preferisco, non la trovo una cosa assolutamente necessaria.
    E’ solo un gioco, un “di più” che puoi “regalare” al tuo partner sapendo che lo eccita.

  24. 16 Novembre 2007 a 17:03 | #24

    (per klem: ma sei uomo o donna? non l’ho capito bene, don’t worry non è una domanda che intende offenderti, ma ci sono i punti di vista da considerare. perché è sempre una questione di punti di vista).
    anyway… posso parlare di me, faccio quello che sento o posso, quando è possibile, ma ho il dubbio che, in genere, una/un partner che chiede molto e con insistenza, di solito è una/un egoista ed è sostanzialmente poco disposta/o a dare.
    love-devotion-and-surrender, vabenissimo, ma se tutto questo resta un movimento unidirezionale ha poco senso.
    vedi il mio è il punto di vista di una donna, in una società che indica la depilazione e una serie infinita di altre condizioni sine-qua-non, come strumenti di accesso alla “femminilità”. credo di essere una delle poche persone in giro contenta per la recente mercificazione del corpo maschile. 😉
    giocare con questi codici sociali, purtroppo, non è fattibile indiscriminatamente, perché è più importante la consapevolezza del gioco, del giocare in sé, in una prospettiva esistenziale e costruttiva.
    questo forse è un limite, ma il limite convive con la libertà, generando uno dialogo ricco di prospettive interessanti e stratificate.

  25. Klem
    16 Novembre 2007 a 18:04 | #25

    Per Tush: sono una donna.
    “L’eccitazione ed il desiderio per un uomo partono […]” intendevo appunto dire da donna nei confronti di un uomo, poteva essere equivocato in effetti :D!

    Hai ragione a dire che questa società ci impone una serie di strumenti “sine-qua-non” di accesso alla femminilità, ma credo anche che ogni donna possa decidere (e scegliere) in autonomia se corrispondono o no alla propria idea di femminilità.

    Il limite tra gioco consapevole e gioco unidirezionale cmq è spesso labile ed interscambiabile.
    Probabilmente è anche una questione di potere (in tutte le accezioni possibili) e di autostima.

    Anch’io faccio quello che sento e/o posso…tutto ciò che ho sperimentato nella vita (compreso il gioco della depilazione totale del pube, visto che si parlava di quello), magari per compiacere il mio partner, in fondo l’ho fatto perchè ne avevo voglia prima di tutto io.

  26. 16 Novembre 2007 a 19:38 | #26

    uh che bello essere donna:)
    sono convinta che tu abbia ragione in ogni cosa.
    però il corpo femminile è al centro di un’attenzione esagerata. in definitiva è più facile trovare una donna che si depili il pube per il proprio partner uomo, piuttosto che viceversa. lungi da me il punire i miei partner per un mal costume generale.
    io adoro compiacere il mio partner, fa parte del gioco erotico, e mi piace il mio corpo, come sono fatta, mi diverto a sperimentare, nei limiti del possibile e del ragionevole(troppa autostima?);).
    però, Klem, continuo a pensare che l’abuso di potere e lo sfruttamento sappiano nascondersi bene dietro alle spesse coltri della beneamata ambiguità/incertezza delle pulsioni umane, e che frequentemente quello che provano e fanno le donne venga travisato e strumentalizzato per altri fini(per non parlare di tutte quelle donne che si svendono volontariamente). ed è un peccato che accada una cosa del genere. si perde qualcosa di importante, e ci rimettono tutti, uomini e donne.
    è difficile trovare/diventare persone veramente “libere” da certe cose. io ci provo, ma è una lotta senza quartiere. anyway, non mollo.:D
    ora però la smetto(almeno qui!)ché divento pesante:D

  27. Klem
    16 Novembre 2007 a 19:57 | #27

    Gia è proprio bello essere donne :D!
    Quando troverò un uomo che si depila il pube per compiacere me, e non per sua pregressa abitudine, ti avverto…così sai che esiste 😀
    Ciao!

  28. 16 Novembre 2007 a 23:32 | #28

    bene!:D
    se riesci a trovarlo fammi un fischio(…ma non valgono le amebe innamorate perse e i sessuomani pronti a tutto);))))))))))))
    ciao!

  29. Il Mostro
    21 Novembre 2007 a 21:25 | #29

    Beh, ragazze… Provate a chiederlo, non credo sia così difficile incontrarne uno 😉

  30. Klem
    22 Novembre 2007 a 12:58 | #30

    Vedi Tush, basta chiedere :D!

    In effetti non l’ho mai fatto…l’uomo l’ho trovato o con il pelo o già senza per “questione di civiltà” (come dice anche Fastidio).

    Lo inserirò nei “buoni propositi” per il 2008 ;D

  31. 28 Novembre 2007 a 17:36 | #31

    klem… non sai quante volte ho chiesto!ahimè.
    (il mostro… i sessuomani- spesso travestiti da agnelli, e perciò coerenti con il paradosso sadiano- non sono considerati nella ricerca in questione, falsano le statistiche(in quanto rei di frode), bisogna sapere a chi chiedere;))))
    orsù, si può fare di meglio(non credi?):)
    dunque un 2008 pieno di gratificazioni affettive/sessuali/etc, a tutte/i(e anch’io speriamo che me la cavo):D

  32. Klem
    29 Novembre 2007 a 18:52 | #32

    Ma dici sul serio?? Non mi sembrava una cosa così difficile da attenere da parte di un uomo!
    Cavoli tush…mi demoralizzi nei “buoni propositi” per il 2008 :D!

    Cmq certo che si può fare e si deve volere di meglio :)!
    Anche evitando gli agnellini -perversi- degni allievi del Marchese de Sade….che poi falsano pure le nostre statistiche 😀
    Non so tu, ma io ho già dato per il 2007! Ciao!

  33. 1 Dicembre 2007 a 2:29 | #33

    uau, mi hai fatto sorridere! e oggi è stata una giornata poco felice. per fortuna sei arrivata tu:D
    considerando che negli ultimi anni ho avuto, per tutto il tempo, le erinni addosso(senza aver commesso alcun delitto), la storia degli uomini riluttanti alla depilazione potrebbe far parte del pacchetto a me inflitto. argh. ora mi auguro che per il 2008 la situazione migliori! DEVE migliorare!
    volere è potere!
    😀
    ciao!

  34. Klem
    3 Dicembre 2007 a 16:27 | #34

    Sai tush che alle erinni durante i sacrifici venivano offerti soprattutto agnelli neri?!
    Potremmo allearci (che cmq fra donne è sempre aspicabile!) e dare in pasto alle tue persecutrici il mio agnellino nero…così loro si placano ed io me ne libero :D!

  35. 4 Dicembre 2007 a 23:32 | #35

    non lo sapevo… comunque ci sto klem!
    (povero agnellino nero…eheh)
    🙂
    tush

I commenti sono chiusi.