youblob
18 Gennaio 2007
Nell'era dell'upload massivo in cui la quantità affossa brutalmente la qualità, l'elaborazione di un buon prodotto mediatico emerge.
Segnalo degli ottimi mix videosonori a tema trovati su youtube. E' il blob fai da te.
–> mostri
–> sigarette
–> guns
–> on the road
–> Rita Hayworth, amado mio
Harryhausen rules!!
ciao
da un po’ sfoglio il tuo blog.
volevo proporti un video che io e altri abbiamo girato nel 2005; già nel 2003 avevo musicato a mo’ di “cantastoria” il woyzeck di buchner per l’innaugurazione di alcune chine di un mio amico su questo testo, nel 2005 abbiamo aggiunto il video. ne è uscita fuori una storiella significativa anche se tecnicamente non è
impeccabile (a volte ripetitiva).
il filmino è politico, forse un po’ porno, nessuna penetrazione, volutamente.
la storia di woyzeck è interessante, io dopo due anni dalla messa in scena, l’ho ripensata così: lui, il woyzeck, povero e stupido ultimo
soldatino, scarica solamente pornografia da internet; si è fatto l’adsl, non compra più le riviste in edicola. non ha nessuno, la donna che diceva di amarlo lo tradisce: con il suo superiore!
qui sta il problema: tutti i superiori di tutti i woyzeck del mondo o, viceversa tutti gli inferiori che soccombono…
ti lascio con la sinossi e l’indirizzo per scaricarlo (http://www.sicilialibertaria.it/mainenti/porno_woyzeck.avi )
sinossi.
La storia di un soldatino: dell’ultimo uomo del mondo.
Il Woyzeck è un testo di Büchner che non dimostra i suoi duecento
anni, la sua attualità è spiazzante. La “porno” versione nasce in due
momenti: il primo è quello dell’interpretazione del testo con un
accompagnamento musicale, una “cantastoria” che, in un secondo momento
verrà illustrata dalle fantasie erotiche a cui il nostro soldatino si
aggrappa.
Woyzeck conduce una vita d’inferno, ma riesce a sognare: arriva ad
immaginare felici momenti d’amore che allietano la sua esistenza fino
ad una esplosione che il sogno non poteva prevedere.
Ho scoperto il tuo blog solo ieri.
Davvero interessante, ben fatto graficamente, ottima la scelta iconografica (soprattutto le illustrazioni di Trevor Brown).
Bravo: difficile parlare di argomenti simili senze risultare noioso o, dall’altra parte, ossessionato.
grazie. grazie anche a NTo per l’utile segnalazione, su cui farò un post.
P.S.: gli header cambiano spesso grazie anche alla creatività di un’amica grafica che collabora all’aspetto del blog.